12 de Novembre, 2024

Sei una neo mamma e vuoi sapere come viene gestito l’allattamento in orario di lavoro? La sua organizzazione rappresenta una vera sfida per chi ha a che fare con la creazione dei turni. Per questo esiste un orario apposito che consente ai genitori di assentarsi momentaneamente dal lavoro per prendersi cura del neonato, fino al suo primo anno di vita. Questo congedo è tutelato e retribuito al 100% dall’INPS, anche in caso di adozione o affidamento ed è stabilito in accordo tra il datore di lavoro e la lavoratrice.

Diritti e benefici

La legge che tutela questo permesso è il D.Lgs. n. 151/2001, il cui obiettivo è tutelare la salute del neonato e il suo rapporto con i genitori, fondamentali per la sua crescita.

Tutto ciò trae preziosi benefici, tanto all’azienda quanto alla madre, come un sereno equilibrio tra vita lavorativa e personale o la riduzione dell’assenteismo. Come abbiamo menzionato, l’allattamento è, tra l’altro, un diritto retribuito a carico dell’INPS, che versa un rimborso pari allo stipendio giornaliero medio percepito nei due mesi precedenti l’inizio del permesso.

Richiedere le ore di allattamento

Se ti stai chiedendo come richiedere le ore di allattamento, la risposta è semplice. Basterà presentare una richiesta formale al tuo datore di lavoro, specificando il periodo desiderato e i dettagli relativi alla tua situazione personale. I documenti essenziali per la richiesta sono:

Certificato medico che attesti la necessità dell’allattamento.
Documento identificativo del neonato, che sia certificato di nascita o tessera sanitaria.
In certi casi può essere necessario un modulo specifico aggiuntivo, fornito dal datore di lavoro.

La durata del permesso

L’orario di allattamento ha una durata variabile, dipendentemente dalla giornata lavorativa. Infatti, il permesso sarà di 2 ore nel caso in cui la madre lavori 6 ore o più, mentre sarà di 1 ora nel caso in cui l’orario giornaliero sia di un numero di ore inferiore. La madre può anche scegliere di unire il pemesso di allattamento al congedo di maternità, richiedendolo al suo rientro al lavoro.

I requisiti fondamentali

Per poter gestire il permesso al meglio, sono necessari tre requisiti:

Pianificazione. Una volta ricevuta la richiesta della lavoratrice, è importante pianificare con lei gli orari che meglio si adattino alle sue esigenze e a quelle dell’azienda.
Flessibilità. Se possibile, cerca un approccio flessibile. Ricorda che un ambiente lavorativo piacevole può migliorare in modo esponenziale l’impegno e la soddisfazione dei lavoratori.
Rispetto della legge. Assicurati di rispettare le disposizioni legali, in materia di allattamento.

Non dimenticare che la chiave per una gestione ottimale dell’orario di allattamento sta in un dialogo aperto e trasparente con le tue dipendenti: cerca sempre di ascoltare le loro esigenze e individua soluzioni che possano soddisfare entrambe le parti.

Sesame HR e l’allattamento

Ed ora tocca a te definire l’orario di allattamento. Sesame HR ti accompagnerà nel processo della sua integrazione all’interno del normale orario lavorativo. Il nostro software HR ti permette non solo di gestire in modo efficace le richieste delle tue dipendenti, ma anche di verificarne le presenze, gestirne i turni, le ferie, le buste paga e i permessi, il tutto con pochi click. Sesame HR rappresenta una vera svolta non solo per l’organizzazione del controllo orario, ma anche per tutte le altre questioni relative al benessere dei lavoratori.

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