Onboarding

Onboarding digitale | La guida per te

L'onboarding digitale ti mette alla prova? Ecco la guida che non può mancare tra i tuoi preferiti! Scopri tutte le tendenze del 2025!

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Sara González

HR Consultant

onboarding digitale

12 de Aprile, 2025

Un onboarding digitale non è solo un processo automatizzato, ma un insieme strutturato di esperienze che determinano il primo impatto tra azienda e neoassunto. Per farlo funzionare davvero, servono strategia, empatia e tecnologia. In questa guida ti spiegheremo tutti i trucchi e le dritte per portarlo a termine al meglio nel 2025!

Struttura e tempi di un buon onboarding

Non basta accogliere bene, serve progettare un percorso: quali contenuti dare, in che ordine, con quali strumenti, in che tempistiche. Un onboarding digitale ben strutturato si articola su più settimane e prevede obiettivi precisi per ogni fase.

Personalizzazione per ruolo e dipartimento

Un onboarding efficace è costruito su misura. I contenuti e le attività devono variare in base alla posizione, al dipartimento e anche alla seniority della persona. Un tecnico avrà esigenze diverse rispetto a un commerciale o a un manager.

Esperienza coinvolgente

Anche se digitalizzato, l’onboarding non dev’ essere freddo. L’ideale è creare esperienze multicanale: video, messaggi personalizzati, quiz interattivi, momenti di socializzazione online, gamification. Più è vario, più resta impresso.

Comunicazione costante

Il neoassunto non deve mai sentirsi abbandonato. Mantieni un contatto costante: email, messaggi via chat, incontri one-to-one. La comunicazione dev’essere bidirezionale: non solo devi dare info, ma anche ascoltare.

Integrazione con i processi HR

L’onboarding non è un mondo a parte. Deve essere integrato con i flussi HR (recruiting, formazione, gestione performance, documenti, ecc.), per evitare doppioni, errori e disallineamenti.

Onboarding digitale in smart working

Con lo smart working, l’onboarding digitale non è più una scelta: è una necessità. Ma farlo bene a distanza richiede qualche accortezza in più. Le regole d’oro sono:

  • Invia subito gli accessi (email aziendale, piattaforme interne, VPN…).
  • Condividi l’organigramma e i ruoli. Rendi chiaro chi fa cosa, chi è il manager diretto.
  • Fissa call video strutturate. Riunioni di benvenuto, check-in, Q&A o caffè virtuali.
  • Prepara una welcome box digitale. Manuale del dipendente, valori aziendali, link utili.
  • Traccia ogni passaggio. Assegna task, segui i progressi e dai feedback!

Un onboarding remoto ben progettato è spesso più efficace di un’accoglienza in sede fatta senza pianificazione.

Gli strumenti per gestire l’onboarding digitale

Per realizzare tutto questo, serve una buona base tecnologica. Di seguito alcuni strumenti essenziali:

  • Software per le risorse umane. Un software HR centralizza tutto. Anagrafiche, documenti, workflow, contratti, task, onboarding checklist, firma digitale… trovi tutto in un’unica piattaforma.
  • Piattaforma di messaggistica professionale. Slack, Microsoft Teams, Zoom e Google Meet sono strumenti per restare in contatto e creare team virtuali attivi fin dal primo giorno.
  • LMS e strumenti formativi. Una piattaforma e-learning (Learning Management System) per gestire formazione e corsi digitali, fondamentali per i primi giorni.
  • Task manager. Trello, Notion, Asana o Monday.com sono piattaforme per assegnare task, visualizzare progressi e tenere traccia delle attività del neoassunto.

Come misurare il successo dell’onboarding digitale

Un onboarding ben fatto si misura concretamente. Ecco alcuni KPI utili per valutare l’efficacia del processo:

  • Tasso di completamento del percorso
  • Tempo medio per la piena autonomia.
  • Retention a 6 mesi e 1 anno.
  • Sondaggio di soddisfazione dei dipendenti post onboarding.
  • Feedback dei manager.

Raccogliere questi dati permette di capire cosa funziona e cosa può essere migliorato. L’onpoarding è un processo vivo e ha bisogno di continui miglioramenti!

Offboarding: uscire al meglio

Non tutti i rapporti lavorativi durano per sempre, ma ogni uscita va gestita con attenzione. L’offboarding digitale permette di:

  • Raccogliere dispositivi e materiali aziendali.
  • Concludere i progetti lasciati aperti.
  • Chiudere gli accessi a sistemi e account.
  • Fornire documenti finali (CUD, buste paga, ecc.)
  • Fare colloqui di uscita per raccogliere feedback sinceri.

Un dipendente che lascia l’azienda con rispetto e riconoscenza potrà diventare futuro brand ambassador o collaboratore!

Quanto deve durare un onboarding digitale?

Dipende! In linea di massima, possiamo identificare tre modelli temporali:

  • Breve (1-2 settimane). È adatto a ruoli operativi o mansioni ripetitive, in cui l’autonomia si acquisisce in fretta.
  • Standard (1-2 mesi). Il formato più comune, ideale per ruoli tecnici, commerciali o amministrativi.
  • Esteso (90 giorni o più). È perfetto per posizioni manageriali, ruoli strategici o settori altamente regolamentati.

Non serve formalizzare ogni fase ma è fondamentale che ci sia una continuità. I nuovi assunti devono sentire che l’azienda è al loro fianco anche dopo il primo giorno.

Tendenze 2025 per l’onboarding digitale

Il manuale di accoglienza digitale

Il manuale del dipendente è uno strumento fondamentale dell’onboarding digitale. Non è un semplice PDF da inviare per email, ma una vera bussola per orientarsi nei primi giorni di lavoro. Un buon manuale:

  • Anticipa le domande
  • Favorisce l’autonomia
  • Allinea i nuovi assunti alla cultura aziendale

Contenuti indispensabili

Non far mai mancare:

  • Messaggio di benvenuto. Breve, umano, motivante. Meglio se firmato dal CEO o da una figura di riferimento.
  • Storia e valori aziendali. Da dove veniamo, cosa facciamo, perché lo facciamo. Raccontare l’identità aziendale genera appartenenza.
  • Organigramma e ruoli chiave. Chi è chi? Chi fa cosa? A chi rivolgersi per…?
  • Orari di lavoro, pause e permessi. Info chiare e pratiche su orari, flessibilità, smart working, straordinari, ecc.
  • Regole di comportamento. Codice etico, dress code (se presente), policy IT, uso dei dispositivi aziendali.
  • Strumenti e piattaforme. Come accedere agli strumenti di lavoro, come usarli, a chi chiedere supporto.
  • Formazione e carriera. Opportunità di crescita, percorsi formativi, modalità di iscrizione ai corsi.
  • Prevenzione e sicurezza. Informazioni basilari sulla sicurezza sul lavoro, emergenze e contatti utili.
  • Benefit aziendali. Ticket, convenzioni, retribuzione flessibile, welfare: cosa offre l’azienda e come usufruirne.
  • Comunicazione interna. Canali ufficiali, gruppi di lavoro, newsletter, eventi aziendali.

Se lavori con team internazionali, considera di avere versioni multilingua del manuale!

Idee originali per un onboarding memorabile

Un onboarding ben fatto non si dimentica. Ecco alcune idee per lasciare il segno già dai primi giorni.

Welcome kit

Un pacco consegnato a casa con:

  • Gadget aziendali (tazza, t-shirt, quaderno).
  • Cuffie, mouse o altri strumenti di lavoro.
  • Una lettera firmata dal team o dal CEO.

Gamification

Integra elementi di gioco nel percorso di onboarding:

  • Quiz sulle policy aziendali
  • Sfide per completare il profilo o i primi task
  • Badge digitali per ogni step completato

Video storytelling

I video sono un formato efficace e coinvolgente. Puoi usarli per:

  • Presentare i team
  • Spiegare i valori aziendali
  • Introdurre strumenti o procedure

Bastano anche clip girate con il tuo cellulare, l’importante è che siano autentiche!

Onboarding collettivo

Se assumi più persone nello stesso periodo, crea momenti di onboarding condivisi: favorisce il legame tra nuovi assunti e rafforza il senso di gruppo.

Happy hour di benvenuto

Anche a distanza, si può organizzare un pranzo virtuale o un brindisi in videocall. È un momento informale per rompere il ghiaccio.

Le tendenze dell’onboarding digitale nel 2025

Il mondo HR evolve velocemente, e l’onboarding non fa eccezione. Eccoti di seguito alcune tendenze da tenere d’occhio.

Intelligenza artificiale

L’IA verrà sempre più usata per:

  • Rispondere a domande frequenti in tempo reale (chatbot).
  • Personalizzare i contenuti del percorso di onboarding.
  • Automatizzare follow-up e task ripetitive.

Mobile-friendly

L’onboarding digitale dovrà essere fruibile anche da smartphone, per lavoratori sempre più flessibili e distribuiti.

Diversity

Se la tua azienda punta a creare un ambiente di lavoro equo, attento alle diversità culturali, di genere, età o provenienza geografica, il processo di accoglienza è il primo biglietto da visita. Ecco alcuni consigli:

  • Usa linguaggio inclusivo in documenti e comunicazioni.
  • Offri versioni localizzate del manuale in più lingue.
  • Prevedi contenuti accessibili anche per chi ha disabilità.
  • Crea momenti di ascolto e confronto già nei primi giorni.

Un onboarding inclusivo contribuisce a creare ambienti di lavoro più equi e sicuri, aumentando il senso di appartenenza e la retention dei talenti.

Esperienza ibrida

Anche chi lavora in sede vivrà fasi dell’onboarding digitale: documenti, formazioni, video, checklist. Il confine tra digitale e fisico sarà sempre più sfumato!

Feedback continuo

Un’esperienza positiva e memorabile rafforza l’immagine dell’azienda come luogo di lavoro accogliente, innovativo e attento alle persone. E sai qual è la buona notizia? I dipendenti soddisfatti lo testimoniano. Che sia con una recensione su Glassdoor, un post su LinkedIn o un passaparola informale, ogni onboarding efficace ha un impatto anche sulla reputazione esterna dell’azienda.

Un processo indispensabile

L’onboarding digitale non è solo un trend, ma uno strumento strategico per attrarre, integrare e fidelizzare i talenti. È la prima impressione che il dipendente avrà dell’azienda e sappiamo quanto conti fare buona impressione. Con gli strumenti giusti e un pizzico di creatività, puoi trasformare questo momento in un’opportunità straordinaria per rafforzare la tua cultura aziendale, migliorare la produttività e consolidare il tuo employer branding! Inoltre, è anche uno strumento di marketing interno. È il primo contatto del nuovo assunto con la cultura aziendale! Non più solo “i primi 30 giorni”, ma un percorso di integrazione e sviluppo continuo. L’ onboarding diventa il primo passo di una lunga esperienza di crescita.

Scegli Sesame HR per l’onboarding digitale

Se cerchi uno strumento completo e intuitivo per digitalizzare l’onboarding, Sesame HR è una delle soluzioni più efficaci oggi sul mercato. Con Sesame puoi:

  • Creare checklist personalizzate per ogni nuovo assunto.
  • Automatizzare l’invio di email, documenti e attività.
  • Programmare riunioni one-to-one.
  • Condividere l’organigramma e assegnare un mentore.
  • Tracciare ogni fase del processo.

In più, Sesame HR offre funzionalità come chat interna, document manager, gestione ferie e orari, firma elettronica e moduli per il feedback, per rendere il tutto più che completo! Ti abbiamo convinto? Inizia subito la prova gratuita con Sesame HR!

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