Busta paga

La regolamentazione delle paghe online in Italia: previsioni 2025

Il 2024 sta volgendo al termine e tu non sai cosa aspettarti dal 2025 riguardo la regolamentazione delle buste paga online? Vediamo insieme le leggi che entreranno in vigore nell’anno nuovo e come possiamo aggiornarci a riguardo. Ti ricordiamo che con una piattaforma digitale come Sesame HR la gestione dei documenti diventerà un gioco da […]

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Alba Gijón

HR Consultant


23 de Ottobre, 2024

Il 2024 sta volgendo al termine e tu non sai cosa aspettarti dal 2025 riguardo la regolamentazione delle buste paga online? Vediamo insieme le leggi che entreranno in vigore nell’anno nuovo e come possiamo aggiornarci a riguardo. Ti ricordiamo che con una piattaforma digitale come Sesame HR la gestione dei documenti diventerà un gioco da ragazzi.

Riduzioni del cuneo fiscale e nuovi bonus

Nel 2025, la manovra di bilancio introduce modifiche importanti sul taglio del cuneo fiscale, trasformando la riduzione contributiva in detrazioni e bonus fiscali:

  • Per i redditi fino a 20.000 euro, viene introdotto un bonus “Meloni” che varia in base alla fascia:
    • 7,1% per i redditi fino a 8.500 euro;
    • 5,3% per i redditi tra 8.500 e 15.000 euro;
    • 4,8% per i redditi tra 15.000 e 20.000 euro.
  • Chi guadagna tra 20.000 e 40.000 euro riceverà una detrazione aggiuntiva:
    • Massimo 1.000 euro per i redditi fino a 32.000 euro;
    • Progressivamente ridotta fino ad azzerarsi per redditi sopra i 40.000 euro.

Contributi previdenziali e aumento del costo del lavoro

Dal 2025, i lavoratori fino a 35.000 euro di RAL non avranno più la riduzione contributiva presente nel 2024: l’aumento dei contributi versati sarà compensato da una riduzione delle imposte sul reddito. La quota contributiva torna ai valori ordinari:

  • 9,19% per i dipendenti privati.
  • 8,80% per i dipendenti pubblici.

Aliquote Irpef: nessun taglio

Le aliquote Irpef per il 2025 restano invariate rispetto al 2024. Gli scaglioni prevedono il 23% fino a 28.000 euro di reddito, il 35% tra 28.000 e 50.000 euro, e il 43% sopra i 50.000 euro. Ciò significa che, per ora, non ci sarà la riduzione al 33% della seconda aliquota di cui si era invece parlato, poiché il governo attende risultati da altre misure prima di procedere.

Trattamenti integrativi e nuove detrazioni

Le agevolazioni fiscali per redditi medio-bassi comprendono varie novità:

  • Trattamento integrativo di 100 euro netti al mese per redditi tra 8.175 e 15.000 euro;
  • Bonus aggiuntivo per redditi fino a 20.000 euro, con importo variabile a seconda della fascia;
  • Detrazione supplementare per redditi tra 20.000 e 40.000 euro:
    • 1.000 euro per redditi fino a 32.000 euro;
    • Riduzione progressiva per redditi fino a 40.000 euro.

Detrazioni per figli a carico

Sono previsti cambiamenti anche per le detrazioni per figli e altri familiari a carico. Ossia:

  • Eliminazione della detrazione per figli a carico sopra i 30 anni (tranne disabili);
  • Detrazioni per altri familiari (fino a 750 euro) valide solo per chi convive con il contribuente.

Per chi non soddisfa i requisiti, la perdita della detrazione comporterà un incremento dell’Irpef.

Vantaggi per le lavoratrici madri

Le agevolazioni specifiche per le lavoratrici madri sono confermate ma alcune subiranno delle modifiche, ovvero:

  • Bonus mamme fino a 3.000 euro per lavoratrici con almeno 3 figli (di cui uno minore di 10 anni), fino al 2026;
  • Bonus prorogato per le madri con 2 figli (con uno minore di 10 anni) con reddito sotto i 40.000 euro, ma limitato alle risorse disponibili.

Conguaglio e dichiarazione dei redditi

Il vero cambiamento delle nuove detrazioni e bonus sarà visibile nel conguaglio della dichiarazione dei redditi. Dato che il calcolo per ottenere il bonus considererà il reddito complessivo, i lavoratori che hanno altre fonti di reddito oltre a quello da lavoro dipendente potrebbero dover restituire parte delle detrazioni.

Nuove regole per il calcolo del netto

Le modifiche al cuneo fiscale e al trattamento delle detrazioni renderanno il calcolo dello stipendio netto ben diverso dal 2024. Senza riduzioni contributive, gli stipendi verranno leggermente ridotti, con variazioni mensili minime, a meno che non intervengano altri fattori come bonus o detrazioni familiari.

Prepararsi ai cambiamenti con Sesame HR

La legge di bilancio 2025 introduce diverse novità che incideranno sugli stipendi. Come abbiamo visto, i cambiamenti sui contributi e le detrazioni porteranno vantaggi per alcune fasce di reddito, mentre altri lavoratori, soprattutto con redditi bassi, potrebbero vedere uno stipendio netto inferiore. È importante che tu ti rimanga al passo con le tendenze per mantenere la compliance sulle buste paga digitali; il nostro consiglio in merito è di non smettere mai di aggiornarti.

Un software HR come Sesame HR può essere un alleato prezioso per affrontare le prossime sfide. Questa piattaforma ti permette di gestire con facilità le paghe online nel pieno rispetto delle nuove leggi e di automatizzare processi di pagamento complicati, garantendo al contempo trasparenza e sicurezza.

Se vuoi rimanere al passo con le nuove leggi italiane è il momento di considerare seriamente l’adozione di Sesame HR. Ti invitiamo a richiedere una demo gratuita del software Sesame HR. Scopri tu stesso come questa soluzione può semplificarti la vita e migliorare l’efficienza della tua azienda!

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