Controllo orario
Assenze e ferie: gestirle con il foglio presenze
Foglio presenze e gestione assenze: scopri come ottimizzare le risorse tenendo conto del tuo contesto aziendale.
Controllo orario
Foglio presenze e gestione assenze: scopri come ottimizzare le risorse tenendo conto del tuo contesto aziendale.
Hai bisogno di aiuto?
Miguel Ángel Díaz
HR Consultant
9 de Aprile, 2025
Il foglio presenze e la gestione delle assenze sono due concetti strettamente collegati. Non è facile star dietro a a tutti: un collaboratore in ferie, uno in malattia, uno in permesso e magari qualcuno in smart working. Se non si ha un metodo chiaro e preciso, il caos è assicurato. Ti stai chiedendo come usare il foglio presenze in modo efficace per gestire ferie, permessi ed assenze? Scopriamolo insieme!
Il foglio presenze è un documento in cui si annotano le ore lavorate dai dipendenti. Può anche essere usato per registrare ferie, permessi, malattie, ritardi o altri tipi di assenze. È un aiuto indispensabile per una buona rilevazione delle presenze.
Il vantaggio principale è la semplicità. Basta una tabella, una legenda chiara (F = ferie, M = malattia, P = permesso…) e un minimo di attenzione per avere un quadro generale delle presenze in azienda.
Un file Excel o Google Sheet è gratuito e accessibile a tutti. Non servono licenze, formazione o installazioni. In poche parole è alla portata di ogni tipo di realtà, soprattutto piccole imprese o studi professionali.
Gestire le ferie non è solo una questione di calendario: richiede pianificazione, organizzazione e chiarezza. Un errore può compromettere l’operatività del team o creare tensioni tra colleghi.
Un foglio presenze ben strutturato può aiutare a visualizzare chi è assente, chi ha già chiesto ferie e in quali periodi ci sono più richieste. È fondamentale per evitare sovrapposizioni e garantire il corretto funzionamento delle attività.
Se il foglio viene aggiornato manualmente, bisogna anche tenere traccia delle richieste inviate (via email, a voce, su WhatsApp…). Può essere utile creare un un campo dedicato alle “ferie in attesa di approvazione”, così da distinguere le richieste confermate da quelle ancora in attesa di approvazione.
Capita spesso che un dipendente abbia preso un giorno di ferie, ma nessuno lo ha segnato sul foglio. A fine mese, mancano ore ed iniziano a insorgere i dubbi. Serve attenzione costante e magari una persona incaricata di verificare gli aggiornamenti.
Le assenze improvvise sono le più complicate da gestire. La malattia non si pianifica, i permessi vengono spesso chiesti all’ultimo. Anche qui, il foglio presenze può aiutare, ma solo se usato con metodo!
Quando arriva una comunicazione di malattia, è importante aggiornare subito il foglio, inserendo la giusta causale. Questo evita doppie comunicazioni e permette al dipartimento HR di tenere sotto controllo le assenze di ogni dipendente.
Con il foglio presenze puoi anche notare se ci sono pattern ricorrenti (assenze sempre di lunedì o venerdì, ad esempio). Questo tipo di tracciamento può servire a capire se c’è qualcosa da approfondire.
Permessi di poche ore possono sembrare insignificanti, ma alla lunga incidono sul monte ore. È buona pratica indicare con precisione orari di uscita e rientro. Un foglio strutturato a fasce orarie aiuta a non perdere informazioni.
Per quanto utile e diffuso, il foglio presenze ha i suoi limiti, soprattutto quando l’azienda cresce o quando si gestiscono team da remoto.
Più persone modificano il foglio, più è normale incorrere in errori o cancellazioni. Se non si usano versioni condivise e controllate, si rischia di perdere dati importanti o di trovarsi con versioni diverse dello stesso file.
Ogni calcolo va fatto a mano: ferie residue, ore lavorate, permessi utilizzati. Anche solo preparare il report di fine mese può richiedere ore. Questo significa tempo sottratto ad attività più strategiche.
Se il file è salvato su un computer aziendale, chi lavora da remoto non potrà accedervi. E anche se è online, non tutti hanno sempre chiaro dove si trova, come modificarlo o se le modifiche sono aggiornate.
Se non vuoi passare a un software, ci sono comunque altre buone opzioni per usare al meglio il foglio presenze nella gestione assenze. Vediamo nel dettaglio come farlo concretamente.
Usa sigle semplici e condivise per ogni tipo di assenza, ad esempio F = ferie, M = malattia, P = permesso, S = smart working…. Includi una piccola legenda all’inizio del file, così tutti sanno come compilarlo.
Proteggi le celle che non devono essere modificate, per evitare errori. Lascia modificabili solo le parti utili per le registrazioni giornaliere.
Un sistema di colori aiuta a individuare subito le assenze: rosso per la malattia, verde per le ferie, giallo per i permessi. Una visualizzazione più immediata aiuta anche nella pianificazione.
Se il foglio presenze ti sta stretto, è il momento di passare a un sistema più moderno. Sesame HR è un software completo per la gestione di presenze, assenze, ferie e turni, pensato per aziende moderne, anche piccole. Con Sesame HR, ogni dipendente può richiedere ferie o permessi in pochi clic. I responsabili approvano tutto direttamente dalla piattaforma, e il sistema aggiorna in automatico il calendario delle presenze. Dì addio ad email sparse o fogli Excel da sistemare a fine mese! Con Sesame HR risparmi tempo, eviti errori e rendi la gestione delle assenze finalmente semplice. Perché organizzarsi bene è già metà del lavoro! Che ne dici? Inizia ora la prova gratuita!
Professionista con oltre 20 anni di esperienza in diverse aree delle Risorse Umane (selezione, formazione, prevenzione dei rischi, gestione del personale). Esperienza nel reparto gestione: ampia visione del business e delle risorse umane.