Ferie e assenze

Permessi per malattia: cosa sono e quando vanno richiesti

I permessi per malattia sono diritti fondamentali dei lavoratori in Italia, garantiti dal codice del lavoro, per assicurare il recupero della salute senza perdita di retribuzione.

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Sara González

HR Consultant

Permessi per malattia

12 de Novembre, 2024

Gestire i permessi per malattia in modo al meglio mantenendosi in linea con la legge può essere complesso. Una gestione ottimale, però, può migliorare l’organizzazione interna e favorire un buon ambiente lavorativo, aumentando la produttività generale. Vuoi scoprire tutto sui permessi per malattia? Iniziamo!

Permessi di malattia: come funzionano?

Quando un dipendente non può lavorare per motivi di salute, ha diritto a richiedere il permesso di malattia, che offre diverse tutele economiche e normative. I passaggi principali per richiedere il permesso sono:

  • Comunicazione dell’indisponibilità. Il dipendente deve avvisare subito l’azienda, di solito per telefono o email.
  • Invio del certificato medico. Il certificato va spedito entro due giorni dal rilascio, spesso in formato digitale tramite il sistema della Tessera Sanitaria Elettronica.
  • Ritorno al lavoro. Quando il dipendente è pronto a rientrare, deve informare l’azienda della ripresa dell’attività.

Passaggi da seguire in caso di malattia

Se un dipendente ha bisogno di prendersi un periodo di malattia, è importante che le risorse umane seguano alcuni passaggi essenziali per una gestione corretta:

  1. Comunicazione tempestiva. Il dipendente deve avvisare l’azienda della necessità del permesso.
  2. Fornire il certificato medico. Il documento deve confermare lo stato di salute e indicare la durata dell’assenza.
  3. Inserimento dei dati. Una volta ricevuto il certificato, chi gestisce le risorse umane inserisce i dati nel sistema aziendale.

Cosa fare in caso di infortunio sul lavoro

Se un dipendente subisce un infortunio sul lavoro, è necessario seguire delle procedure specifiche:

  • Segnalazione immediata. L’infortunio va subito comunicato all’azienda.
  • Notifica a INAIL. L’azienda ha il dovere di riportare l’accaduto all’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL).
  • Certificato medico. Il dipendente deve presentare un certificato che confermi la necessità del periodo di riposo.

Come gestire le assenze prolungate

Le assenze prolungate possono creare difficoltà nella gestione del personale. Per affrontarle al meglio, si possono seguire alcuni consigli:

  • Mantenere il contatto. È importante rimanere in contatto con il dipendente durante la sua assenza.
  • Pianificare i compiti. Se l’assenza si prolunga, conviene riorganizzare i compiti del dipendente.
  • Usare un software HR. Uno strumento digitale per il contrllo orario può aiutare a monitorare le assenze e programmare eventuali sostituzioni.

Giustificare l’assenza per malattia

Mantenere la trasparenza in un rapporto professionale è essenziale. Ecco i passaggi chiave per giustificare correttamente un’assenza:

  • Raccogliere la documentazione medica: il dipendente fornisce il certificato medico richiesto.
  • Inviare la certificazione: il documento va inviato all’ufficio risorse umane.
  • Comunicazione chiara: è utile mantenere aperto il dialogo con il team durante l’assenza.

Quanti permessi di malattia si possono prendere?

Per chi gestisce le risorse umane, è essenziale conoscere il numero di permessi concessi per legge. Secondo l’art. 2110 del Codice Civile, ogni dipendente ha diritto a conservare il posto di lavoro in caso di malattia o infortunio per un periodo di almeno 180 giorni in un arco di due anni.

Per i contratti a tempo determinato, invece, il periodo di conservazione del posto equivale alla durata residua del contratto.

Dopo il limite massimo di permessi

Cosa succede una volta esauriti i giorni di malattia previsti dalla legge? Il datore di lavoro può decidere di licenziare il dipendente, anche se non è obbligato a farlo. In alternativa, può scegliere di mantenere il dipendente in azienda fino al rientro.

Come calcolare i giorni di permesso per malattia?

Il calcolo dei giorni di permesso non è sempre semplice e si basa su un “biennio mobile”: i giorni vengono contati a partire dall’ultima assenza e comprendono solo i giorni effettivi di malattia, escludendo festività e riposi settimanali. Chiarezza nelle politiche aziendali e una comunicazione aperta aiutano a mantenere un ambiente di lavoro positivo e rispettoso dei diritti di tutti.

Sesame HR: semplificare la gestione delle assenze per malattia

Gestire le assenze per malattia diventa più facile grazie a Sesame HR, un software che supporta la gestione quotidiana delle risorse umane in modo intuitivo. Con il nostro software HR puoi monitorare le assenze, mantenere i registri aggiornati e ridurre il tempo dedicato alla burocrazia.

Sesame HR offre diversi vantaggi per chi si occupa di risorse umane:

  • Automazione dei processi. La piattaforma consente di automatizzare la gestione delle assenze e della documentazione.
  • Monitoraggio in tempo reale. Puoi avere sempre sotto controllo le assenze dei dipendenti e ricevere notifiche immediate.
  • Comunicazione fluida. Grazie a Sesame HR, è più semplice mantenere un contatto diretto con i dipendenti anche durante i periodi di assenza.

La tecnologia come alleato nella gestione delle assenze

Sesame HR è un valido supporto per ottimizzare la gestione delle risorse umane. Un software per ferie e permessi aiuta a monitorare le assenze e mantenere un registro accurato dei giorni di malattia, garantendo trasparenza e conformità con le normative. Vuoi semplificare la gestione delle risorse umane? Richiedi una demo gratuita di Sesame HR!

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