Gestione documentale
Come gestire il preavviso di dimissioni e come calcolarlo
Scopri quanti giorni di preavviso servono per le dimissioni e come calcolarli correttamente. Eccoti la nostra guida completa!
Gestione documentale
Scopri quanti giorni di preavviso servono per le dimissioni e come calcolarli correttamente. Eccoti la nostra guida completa!
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Alba Gijón
HR Consultant
8 de Febbraio, 2025
Lasciare un lavoro non è solo una questione di comunicazione: ci sono regole precise da rispettare, e il preavviso di dimissioni è uno degli aspetti più importanti da tenere in conto. Come funziona esattamente? Quanti giorni servono? E cosa succede se non lo rispetti? In questa guida completa, troverai tutte le informazioni necessarie per affrontare le dimissioni in modo corretto e senza problemi. Cominciamo!
Cominciamo con una specifica essenziale: il preavviso di dimissioni è il periodo che deve intercorrere tra la comunicazione della propria intenzione di lasciare il lavoro e l’effettiva cessazione del rapporto lavorativo. È una tutela sia per il datore di lavoro, che ha il tempo di trovare un sostituto, sia per il lavoratore, che evita penalizzazioni economiche.
La durata del preavviso varia in base a diversi fattori. I principali sono:
Dare il giusto preavviso è fondamentale per concludere il rapporto lavorativo in modo corretto e rispettoso, evitando trattenute sullo stipendio o altre conseguenze.
Non esiste una risposta unica valida per tutti. Il periodo di preavviso dipende dal contratto di lavoro e dalla categoria professionale. In generale, il CCNL di riferimento stabilisce la durata del preavviso, che può variare da 15 giorni a diversi mesi.
Abbiamo:
Se non conosci il periodo di preavviso che devi rispettare, puoi controllarlo nel tuo contratto di lavoro o chiedere al dipartimento di risorse umane della tua azienda.
Il calcolo dei giorni di preavviso segue alcune regole ben precise:
Se il tuo preavviso è di 30 giorni e consegni le dimissioni il 1° marzo, il conteggio parte dal 2 marzo e il tuo ultimo giorno di lavoro sarà il 31 marzo.
Se non rispetti il preavviso, l’azienda può applicare delle sanzioni economiche. In particolare:
Tuttavia, in alcuni casi il datore di lavoro può decidere di rinunciare al preavviso e lasciarti andare subito, senza penalizzazioni per te. Questo accordo deve essere formalizzato per evitare fraintendimenti.
Dal 2016 la procedura di dimissioni deve essere fatta esclusivamente online, tramite il sito del ministero del lavoro o con l’aiuto di un intermediario (CAF, patronati, consulenti del lavoro).
Dopo l’invio, l’azienda riceverà la comunicazione e procederà con la gestione della tua uscita.
Se gestisci un’azienda o lavori nelle risorse umane, monitorare il preavviso di dimissioni dei dipendenti può essere complicato. Per questo, molte aziende si affidano a software HR che automatizzano il calcolo e la gestione delle dimissioni.
Un software dedicato può:
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