Report e statistiche

Come tenere traccia di orari e straordinari senza perdere la testa

Passa al foglio delle ore di lavoro digitale per migliorare la gestione del personale e dire addio ai registri cartacei!

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Mireya Ruiz

HR Consultant

foglio delle ore di lavoro

6 de Aprile, 2025

Il foglio delle ore di lavoro viene spesso visto come uno strumento puramente amministrativo per segnare entrata e uscita. Ma è davvero tutto qui? In realtà no! Se utilizzato con criterio, questo documento può diventare un valido alleato per migliorare la produttività, gestire le risorse in modo più efficiente e ottimizzare i tempi. Il tracciamento delle ore può fornire una panoramica concreta su come lavora il tuo team, su dove si concentra lo sforzo, dove si perde tempo e dove intervenire per migliorare.

Il foglio delle ore di lavoro come arma segreta

Raccogliere dati su orari e presenze non serve solo a sapere chi è arrivato puntuale o chi ha fatto straordinari. Se usato con continuità, il foglio delle ore di lavoro può diventare una vera e propria mappa dell’efficienza aziendale!

Ecco le informazioni che puoi ottenere:

  • Individuare assenze ricorrenti, per esempio i “ponti”. lunghi del lunedì e venerdì.
  • Capire in quali giorni o reparti si concentra il carico maggiore di lavoro.
  • Tenere d’occhio l’equilibrio tra ore regolari e straordinari.
  • Monitorare eventuali ritardi e cali di produttività.
  • Intercettare aree in cui il tempo viene sprecato o gestito male.

Insomma, se ben gestito il foglio presenze diventa un potente strumento di analisi interna.

Come strutturare un foglio delle ore davvero utile

Per raccogliere dati utili, la struttura del foglio deve essere ben pensata. Le sole colonne “entrata” e “uscita” non bastano più! Ecco alcuni elementi essenziali da inserire:

  • Totale delle ore giornaliere lavorate
  • Ore di straordinario
  • Tempo dedicato alla pausa pranzo o a eventuali interruzioni
  • Note giustificative in caso di assenze o ritardi
  • Attività o progetti seguiti durante la giornata

Un tracciamento di questo tipo, oltre a essere più completo, semplifica anche l’analisi a fine settimana o mese. Bastano pochi accorgimenti per trasformare un foglio “statico” in una fonte preziosa di informazioni.

Come usare i dati per migliorare la performance

Immagina due dipendenti: entrambi risultano presenti ogni giorno, ma uno accumula ore di straordinario con regolarità, mentre l’altro registra frequenti assenze o permessi. Solo osservando i dati puoi notare queste differenze. È proprio qui che il foglio delle ore di lavoro diventa utile! Utilizzarlo per monitorare le prestazioni non significa fare “controllo a vista” o mettere sotto pressione il personale. Al contrario, si tratta di capire chi ha bisogno di supporto e sta vivendo un momento di stress per il troppo lavoro e chi, magari, avrebbe bisogno di una riorganizzazione delle attività o di una formazione mirata. Lo scopo non è “sorvegliare”, ma ottimizzare e valorizzare al meglio le risorse!

L’ottimizzazione del tempo come punto di partenza

Una volta raccolti i dati, è il momento di usarli in modo pratico. Analizzando il foglio delle ore, puoi:

  • Ridistribuire i turni in modo più equilibrato tra i membri del team.
  • Prevenire situazioni di sovraccarico e stress, agendo prima che diventino un problema.
  • Ottimizzare la pianificazione dei progetti, assegnando le persone giuste nei momenti migliori.
  • Organizzare coperture durante ferie o assenze programmate, senza perdere efficienza.

Anche piccoli interventi, se fatti con costanza, possono portare a un miglioramento tangibile nella gestione operativa.

Foglio Excel: pro e contro

Per molti, Excel resta la soluzione più comoda per creare un foglio delle ore di lavoro. Basta un minimo di dimestichezza ed è possibile impostare formule, grafici e tabelle riepilogative. Si possono calcolare le ore lavorate, evidenziare le assenze, monitorare le medie mensili e tanto altro. Ma bisogna anche considerare i limiti evidenti:

  • Nessun aggiornamento in tempo reale.
  • Rischio di errori manuali.
  • Difficoltà di gestione se i dipendenti sono tanti.
  • Mancanza di notifiche o avvisi su anomalie.

Insomma è ottimo per iniziare, ma se vuoi davvero ottimizzare i processi, forse è il momento di fare un passo in avanti. Non credi?

Quando Excel non basta più la soluzione è Sesame HR

Se cerchi qualcosa di più aggiornato, un software HR come Sesame HR può fare la differenza. Questo strumento non solo sostituisce il foglio presenze tradizionale, ma lo trasforma in un sistema dinamico e centralizzato. Ecco cosa offre:

  • Registrazione in tempo reale delle ore lavorate.
  • Monitoraggio completo di ferie, permessi, straordinari.
  • HR analytics per l’analisi delle performance.
  • Dashboard intuitive per visualizzare i dati in pochi clic.
  • Accesso anche da remoto per i team in smart working.

Tutto questo consente di risparmiare tempo, ridurre gli errori e prendere decisioni basate su dati reali. In altre parole, trasformi un obbligo amministrativo in uno strumento strategico! Che aspetti? Inizia subito la prova gratuita con Sesame HR!

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julian ignacio
HR Specialist at Sesame HR | Website | + posts

Julian Ignacio Tur ha sviluppato una brillante carriera nell’ambito delle Risorse Umane, spiccando in qualsiasi tipo di ruolo, dalla selezione di nuovi talenti alla totale gestione delle risorse. La sua esperienza decennale verte tanto nella gestione dei rapporti di lavoro quanto nella coordinazione e organizzazione di programmi di sviluppo professionale. La sua versatilità gli ha permesso di contribuire al potenziamento del personale in qualsiasi azienda in cui ha lavorato.


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